Tappa 15 - Vasconi - Treia

 



Vasconi - Treia
Distance: 44 km - 1.082 m Ascent - 1.248 m Descent

Terzo giorno del nostro tour e anche questa mattina, al risveglio, una splendida giornata di sole con temperature già abbastanza alte nonostante siamo alla metà di maggio. Rimarremo all'interno della Valle del Potenza e fino all'arrivo a Treia , secondo il grafico che ci indica il GPS, sarà un susseguirsi di belle salite e di discese che non vorresti mai terminare. Anche quella odierna, come nei giorni precedenti, sarà un'altra tappa di quelle che mi ricorderò perchè guardando l'altimetria andrò, insieme agli amici, a superare i 1000 metri di dislivello. Ma tutto questo non ha importanza perchè le distrazioni sull'itinerario saranno talmente tante che non avrò nemmeno il tempo di guardare o sentire la fatica. Ed allora, zaino in spalla e borse sulla mountain bike ed ecco il primo colpo di pedale che sancisce la nuova partenza.


La bellissima serata, passata all'Agriturismo Il Casato, con una cena a base di specialità regionali accompagnate dall'ottimo Verdicchio e da un rosso davvero importante non hanno lasciato traccia e dopo una buona ed abbondante colazione si parte. Ci portiamo a destra e raggiungiamo il bivio della strada Vocabolo Mistriano ed iniziamo la discesa nel mezzo di queste bellissime colline dove le fattorie, poco distanti tra di loro, danno quel tocco di colore nel mezzo del verde dei prati. Strada non molto larga e praticamente senza traffico che arriva ad un bivio dove tenendoci a sinistra andiamo ad imboccare via Mistrianello la cui sede stradale diventa molto più stretta. Un breve strappetto ci conduce davanti ad un piccolo nucleo di case che lasciamo alla nostra sinistra per procedere sul lungo rettilineo, a tratti alberato, che raggiunge e supera il sottopasso della Pedemontana delle Marche (tratto ancora in costruzione) prima di arrivare al bivio della  SP256 . Strada abbastanza trafficata che, per qualche momento, ci fa ritornare alla realtà dove giriamo a sinistra e andiamo a raggiungere la prima rotonda entrando a Matelica.

Proseguiamo sempre diritto ed arriviamo alla rotonda successiva dove giriamo a sinistra per immetterci su viale C. Battisti dove passiamo a fianco della Chiesa della Beata Mattia e al Monastero delle Clarisse. Poco dopo giriamo a destra e seguendo le indicazioni del centro storico percorriamo via F. Filzi per arrivare davanti alla Chiesa di Santa Teresa e dell'annesso Convento (Risale alla metà del XVII secolo, la sua costruzione è durata dal 1695 al 1712) dove giriamo a sinistra. Proseguiamo sul pavé di via G. Oberdan e percorrendone il rettilineo arriviamo a fianco alla Chiesa di San Filippo Neri. Passiamo, poi, al di sotto della bellissima Loggetta Ottoni che è parte integrante di Palazzo Ottoni (Fu costruito nel 1472, per conto di Alessandro e Ranuccio Ottoni, dagli architetti Costantino e Giovan Battista da Lugano). Poco dopo giriamo a destra e andiamo a percorrere la stretta stradina che ci conduce al piazzale antistante la Chiesa di San Francesco che risulta chiusa e transennata dopo il sisma del 2016. Proseguiamo a sinistra per stradine laterali e raggiungiamo Porta Campamante dove superiamo l'arco e ci riportiamo sulla  SP256 . Curva a sinistra e andiamo a percorrerne poco più di 150 m per raggiungere la rotonda dove giriamo a destra superando l'arco del sottopasso ferroviario.

Tenendoci ancora a destra ci immettiamo in un'altra stretta stradina asfaltata, Vocabolo Trinità, che sempre in salita, con pendenze poco al di sopra del 10%, raggiunge e supera la località Campochiesa-Palombara dove lo strappo per un attimo termina. Finisce, però, anche il tratto asfaltato e davanti a noi si presenta un tratturo che, sempre in salita, raggiunge la prima vetta della collina. Accanto ad una fattoria proseguiamo sul Vocabolo Ceresi ed arriviamo a fianco di alcune vigne prima di iniziare la discesa su sterrato che raggiunge il bivio. Ci teniamo a sinistra ed andiamo a percorrere la stradina asfaltata che raggiunge poi un'altro bivio dove giriamo a destra. Tratti alberati che si alternano in continuazione con ampi spazi liberi mentre attraversiamo questa bella campagna in un contesto leggermente selvaggio. Poco più avanti il fondo asfaltato termina e riportandoci su fondo sterrato andiamo a seguire questo mangia e bevi che segue le sponde del Rio Campagnano. Il saliscendi ci prepara all'inizio del tratto impegnativo con la salita, su strada ancora sterrata, che risale il Monte Lavacelli. Strada ampia e mai impegnativa se si eccettua il tratto, dopo la struttura della fattoria, che arriva al bivio dove le pendenze vanno in doppia cifra.

Salita che divido in quattro step, il primo a quota 480 m che risale verso la fattoria semplice, il secondo dopo il bivio dell'azienda agricola impegnativo, il terzo dopo il bivio a sinistra, impegnativo, il quarto abbastanza semplice e senza difficoltà alcuna su strada bianca. Dopo circa 4,5 km di salita raggiungiamo il bivio ed è ora, adesso, di iniziare la discesa. Sempre su strada sterrata e con pendenze medie -8% arriviamo in un bellissimo contesto semi collinare, che vorresti non terminare mai, al piccolo borgo di Stigliano. Ritornati su fondo asfaltato seguiamo la stradina a sinistra che in un tratto in falsopiano aggira il Colle Torricella ed imbocchiamo la  SP121  che inizia poi una discesa in un contesto di paesaggi bellissimi arrivando in località Serrone. Superando le poche case passiamo sotto la volta di quella che poteva, un tempo, essere l'entrata del borgo. Discesa all'ombra degli alberi fino al bivio dove giriamo a destra e raggiunto il successivo deviamo a sinistra per arrivare in località Biagi dove superiamo la piccola Chiesa di Santa Maria delle Pantanelle. (All'origine della costruzione della cappella è una edicola sacra con l'immagine della Beatissima Vergine, posta in una strada, detta Madonna delle Pantanelle).

Proseguiamo sempre diritto per arrivare al bivio con l'edicola Mariana e con un leggero strappetto entriamo in località Cagnore per arrivare a quel che resta del piccolo borgo. Qui il terremoto ha completamente distrutto le case e la Chiesa di San Giovanni Evangelista e i sui segni sono tutt'ora visibili con i ruderi che sono stati lasciati li al loro destino. La prova di questo potete vederla con queste immagini (2011 Google Maps) e (2022 Foto Album) che lasciano dentro di me un segno di amarezza per la perdita di queste tante testimonianze che non ritorneranno più disponibili anche in futuro. Attraversiamo le case su via Paolo Borsellino ed in breve arriviamo a Gagliannuovo seguendo questa stradina che va ad attraversare questa bella collina. Non appena entriamo in paese troviamo la Chiesetta che esternamente sembra perfettamente agibile se non fosse per il piccolo campanile che è attualmente tutto transennato con putrelle in acciaio che lo proteggono dal crollo (2011 Google Maps) e (2022 Foto Album). Sempre in discesa, superate le case del borgo e il bel tratto di campagna, raggiungiamo il bivio sulla  SP502  dove giriamo a destra e procediamo fino alla traversa, a sinistra su via Barletta nel piccolo abitato di Cesolo.

Strada secondaria in cui il traffico è davvero al minimo che inizia subito in salita e per i prossimi 1500 m la pendenza rimane costante intorno al 12%. In un bellissimo scenario di colline raggiungiamo il falsopiano e con un continuo saliscendi arriviamo al bivio. Curva a destra per andare a percorrere il rettilineo e raggiunto il bivio per Pitino proseguiamo a sinistra per raggiungere un bellissimo paesaggio che va ad attraversare dei grandi pratoni con alla nostra destra la collina dove svetta la Torre del Castello di Pitino. Una breve salita, sono 800 m al 5%, ci prepara al all'inizio della discesa che dopo 400 m raggiunge il bivio. Giriamo a sinistra percorrendo il tornante seguendo la strada di Contrada Vallonica che con tratti a curve e lunghi rettilinei ci conduce al bivio con la strada di Santa Maria in Piana dove giriamo a sinistra. Circa 100 m dopo giriamo a destra per procedere, adesso, in salita, verso il bivio della strada di Contrada Conce dove giriamo a destra per arrivare poi in discesa al bivio successivo con la strada di Contrada San Carlo. Giriamo a sinistra e ci attende adesso un'altro tratto in salita con una pendenza media del 5% ma della lunghezza di oltre 2 km. 

Raggiunto il bivio, a fianco del ristorante, giriamo a destra e andiamo a percorrere quest'ampia strada asfaltata,  SP169 , che dopo circa 1100 metri in leggerissima discesa arriva a fianco alla struttura del Convento Zoccolanti ed al bivio, dove giro a destra, imbocco la stradina che mi porta davanti al Santuario del Santissimo Crocefisso. Scatto qualche fotografia dell'esterno, perchè davanti all'entrata della Chiesa sono state poste delle transenne che ne impediscono il passaggio. Noto anche qui la presenza di alcune travi in acciaio che sostengono una parte della facciata e altri che invece sono retrostanti intorno alla cupola. Anche qui il terremoto ha lasciato il segno ma fortunatamente la struttura seppur in parte lesionata sembra esternamente in buono stato. Mancano, a questo punto, pochi chilometri all'arrivo ma per raggiungere il centro storico di Treia dovremo percorrere ancora qualche tratto in salita ma oramai anche quest'oggi la nostra bella ed intensa giornata ce la siamo davvero goduta tutta. Raggiunto il bivio delle provinciali prendiamo a destra e ci portiamo sulla  SP128  che raggiunge il bivio dove con cautela proseguiamo diritto verso Borgo Vittorio Veneto. Ultime salite a destra passando per l'arco di Porta Montana da dove si prosegue all'interno del centro storico fino raggiungere la bella piazza della Repubblica dove termina la nostra avventura odierna.
 

Punto di partenza della nostra tappa:
Loc. Vasconi 11/A Castelraimondo (MC)
Tel: 0737642077
Cell: 3406187074
E-mail: info@agriturismoilcasato.it

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